Permettetemi
di dirlo e pensarlo, ma questa domenica è una domenica irreale; avrei voluto
dire “di merda”, ma mi sono trattenuto, …solo in parte.
A
parte le condizioni metereologiche, che ci starebbero pure….d’altronde è
autunno pieno, e almeno la prossima estate non potremo lamentarci “perché non
ha piovuto quando doveva” ! Ma quello che mi fa stare male a punto da
desiderare che venga presto lunedì e la routine quotidiana del lavoro e dello
stare fuori casa, è la decisione presa dalla Amministrazione Comunale di
proclamare “lo stato di allerta”.
Che
poi stato di allerta di che ? Da quanto ho letto si tratta “solo”
dell’interdizione al transito pedonale e veicolare al cuore della città…perché
tutte le strade immediatamente adiacenti al cuore ancora ferito, restano
aperte.
Chiusura
per verifica dei puntellamenti !
Premesso
che è una cosa che si sarebbe dovuta fare tempo e tempo fa, perché le funi di
acciaio che avvolgono case e chiese si sono allentate, i telai in legno a
sostegno degli archi hanno perduto spesso la loro funzione, rimanendo solo fine
a se stessi, ma perché proclamare lo stato di allerta ?
Due
o tre scosse di terremoto abbastanza ravvicinate ci sono state anche qualche
mese fa, eppure non fu proclamato lo stato di allerta !
Adesso
nessuno vuole prendersi la responsabilità di dire ne “A” ne “MA”….e allora che
si fa ? Si alzano le barriere e ci si mette “ai posti di combattimento”….! Lo
stato di allerta sale a DEFCON 1, tanto per non sbagliare.
Ma
questo effetto sentenza Grandi Rischi, ha un prezzo anch’esso; dell’indotto
psicologico non ne parla nessuno…del fatto che il consumo di psicofarmaci nel
cratere sia vertiginosamente salito non frega a nessuno…!
Non
un commento di apprezzamento o disaccordo alla decisione del Consiglio Comunale
di dichiarare lo stato di allerta; c’è chi, in preda al panico, chiede al
Sindaco cosa fare e poi lo chiama “assassino” !
Non
si può vivere così! Forse qualcuno avvertirà una perversa soddisfazione
nell’aver costretto le Istituzioni ad essere sottomesse e gregarie sempre e a
prescindere.
Allora
perché non chiudere scuole e uffici domani mattina, perché non vivere in un
bunker antiatomico facilmente acquistabile su e-bay come residuato della guerra
fredda ?
“Non
abbiate paura” disse il Papa…! Ma come si fa a non aver paura, a vivere nel
“disagio proclamato” ?
È
come vivere con un cartello appeso al collo con su scritto “ricordati che devi
morire”…! Un quarto d’ora e lo getti nel primo cassonetto che incontri.
Che
modo di vivere sarà questo ? In perpetua tensione, in perpetua attesa, in
perpetua stato di allerta.
E
allora sapete che c’è ? Che mi viene voglia di andare via da qui, andare dove
tutto è solo un po’ più semplice, andare dove l’astio e il rancore non
farciscono il vivere quotidiano di persone avvelenate perché al vicino stanno
abbattendo la casa e un po’ di polvere, malgrado tutto, si fa e basta.
Dove
Giuliani e le sue previsioni non esistono, dove la sigla INGV non si sa cosa
significhi, dove non serve scrivere per sedare la propria ansia, dove
ricordarsi che si deve morire vuol dire “aspetta che adesso me lo scrivo”.
A
volte, e adesso lo capisco, la ragion di Stato, va oltre e vede oltre il
giusto; e dei vampiri io, oggi, non ne vedo segnale.
Nessun grazie,....affanculo.