Pensare liberaMente

venerdì 13 novembre 2015

..un fantastico viavai...!



Ho Aspettato qualche giorno (forse più di qualche…), prima di imbracciare la penna e scrivere.
Ho aspettato perché la rabbia, l’incredulità e il senso di impotenza si sedassero almeno un po’.
Tentativo non riuscito!
Il nostro illuminato Sindaco, insieme (suppongo) alla nostra illuminata Giunta Comunale, ha deciso: sgomberiamo 124 alloggi del ProLAGER C.A.S.E. per motivi di sicurezza.
Quindi 124 nuclei familiari saranno “deportati” da qualche altra parte e saranno costretti a ri – ricominciare (se tutto è andato bene…altrimenti di “ri” ce ne servono molti di più) da capo.
Viste le distanze, ormai dilatate all’inverosimile di quel che resta di questa città, immagino che i 124 nuclei deportati, dovranno rivedere e riorganizzare il quotidiano; la scuola dei figli, la piscina, il tragitto casa-scuola-lavoro e l’inverso, il supermercato, il negozio al dettaglio, la farmacia, l’edicola e tutti i caxxi che vi vengono in mente.
Scusate! più scrivo più mi altero.
Non solo!
Si troveranno dentro abitazioni nuove, “fredde”, svuotate di quel “calore familiare” che forse in questi 6 anni e mezzo erano riusciti a ricomporre.
Vogliamo dire che gli adulti si devono adattare?
Diciamolo per semplicità (come immagino abbiamo fatto “gli illuminati”), sapendo però che stiamo dicendo una…..CAttiveria.
E i bambini? E gli adolescenti?
Loro del terremoto o non ne hanno ricordo o se ne hanno è solo abbastanza sbiadito, un ricordo fortunatamente vago, non così’ lucido come noi “adulti”, quindi non vivono fortunatamente, quel senso di temporaneità perenne; hanno organizzato la loro vita, i loro giochi, i lori amici e amiche, il loro spazio verde, le loro abitudini;  sanno che la mamma lavora, e allora il pomeriggio lo passeranno nelle mani fidate della sig.ra Maria che è in pensione e che ama prendersi cura di questi piccoli bambini come fossero suoi nipoti….perché magari la sig.ra Maria i nipoti li ha a 30 km di distanza….in un altro proLAGER C.A.S.E..
Questo è solo uno delle decine di scenari che mi sono immaginato e che mi hanno avvelenato ancora e ancora; di nuovo.
Il problema c’è, pare indubbio, anche se in questi periodi di scaricabarile….non lo so…!
Ma per prudenza diciamo che esiste ed è concreto.
È veramente necessario, sig. Sindaco e sig.ri della Giunta Comunale, far pagare il prezzo più alto ai più indifesi?
Non potete spremere un po’ di più le meningi partendo dall’assunto categorico che le persone sono esseri viventi, sociali, a volte fragili, e che dalla loro tutela si deve partire?
La deportazione NON è la soluzione.
La soluzione?
Non la posso conoscere e neanche provare ad elaborare perché mi mancano molti elementi, gli stessi elementi che probabilmente i nostri amministratori utilizzano come foglia di fico per non trovare una soluzione alternativa, salvaguardante.
Voi siete lì, ci siete voluti essere…non come quelli della scorsa amministrazione che “ci si sono ritrovati”.
Voi siete lì per RISOLVERE PROBLEMI, non per crearne altri.
La DEPORTAZIONE di 124 nuclei familiari è tutto quello che avete saputo partorire?
Forse una soluzione alternativa che difenda la persona, bada bene, a 360 gradi, e non solo dal pericolo del balcone, c’è, esiste. Sono sicuro che c’è.
Impegnatevi di più.
Sindaco annulli l’ordinanza, o si dimetta lei e tutta la sua ciurma.
Scollate i deretani dalle sedie perché a noi serve gente capace…non politici appoltronati.
Scusate, io non sono uno dei 124, ma qualcuno qualche parola doveva pure dirla.
L’ho detta.
Aspetto…!

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