Pensare liberaMente

martedì 27 gennaio 2015

Cannoni controvento e controcorrente


Io sul Gran Sasso a sciare non ci vado. Ritengo sia una stazione invernale pericolosa, modestissima sia per l’aspetto puramente sportivo (dello sci alpino) sia per quanto offre ai non sciatori.
Ma questa è una mia opinione, e quindi opinabile.
C’è a chi piace così.
C’è chi dice che piste così lunghe sull’appennino non ce ne siano!
C’è che ognuno ha i suoi gusti, e basta.
Il fatto che io non frequenti il Gran Sasso però, non vuol dire che i soldi spesi lì sopra non siano anche i miei, e visto che in questo periodo si fa un gran parlare dell’ipotesi di innevamento artificiale delle “piste”, la cosa mi riguarda, eccome se mi riguarda.
Ho la sensazione che tanti, molti, troppi pensino che il Gran Sasso sia affare di chi lo frequenta con una certa assiduità. Beati loro che possono!
Cioè mi spiego.
Come dire che in città abbia facoltà di parlare del Gran Sasso solo chi ci va a sciare; gli altri…bah….sciano sulle margherite di Campo Felice o di Ovindoli…!
Che spocchia. Che aquilanità.
Ma al di là di chi lo pensa, c’è chi amministra e decide, aprendo anche dei simil forum consultivi sui social network.
Si sono sprecati i “PRO” i “FINALMENTE”…etc etc etc…!
Poche voci fuori dal coro; la mia e quella di qualcun’altro.
Oggi, proprio oggi, un post parlava di “tanta neve come solo il Gran Sasso se la può permettere”.
È vero ! La neve, la qualità della neve del Gran Sasso, si trova da poche parti, credo per ragioni di esposizione ed altitudine.
Diciamo, con più compiutezza, che la neve della zona Scindarella se la possono permettere in pochi. Questa mi sembra un’osservazione più corretta.
Già la neve delle Fontari non è così, e non si mantiene come quella della dirimpettaia Scindarella. MI sembra sia esposta a sud-est e questo la “rovina” quando il sole comincia a scaldare un po’ di più. Ma andiamo al nocciolo della questione.
Neve artificiale si o no !
Non vedo pro. Vedo molti contro. Questo potrebbe bastare a chi non avesse voglia di continuare a leggere.
Al di là del fatto che, bene o male, la neve la sopra la fa sempre (non si prenda a riferimento quest’anno), si deve obbligatoriamente ragionare in termini di costi – benefici.
Quando ho smesso di sciare a Campo Imperatore non c’era ancora la seggiovia della Scindarella, e anche nelle giornate di grande affollamento, più di cinque, forse sei minuti di fila agli ski-lift non si faceva. Tra l’altro quello di sinistra andava un po’ più veloce di quello di destra. Ricordi!
Dicevo costi – benefici.
Non voglio aprire una dissertazione sulla efficacia dei cannoni in zona esposta ai quattro venti, che non sono esattamente delle brezze.
In ogni caso la neve, come ben sapete, quella artificiale, prima si “accumula” e poi spande sulle piste…..certo non troppo lontano dal punto di accumulo, anzi…di solito i cannoni si posizionano ai lati delle piste.
Voglio capire se la spesa vale l’impresa.
Se cioè esiste quella massa critica che in 5 o 10 anni ripaga l’investimento.
Se cioè questa stazione, dalla neve che non sarebbe più “esclusiva”, diventerebbe frequentata, improvvisamente, da così tanta gente da poter dire “potevamo farlo prima”.
Vorrei conoscere dei dati certi e certificati.
Vorrei sapere quanti e quali giorni di neve a terra ha avuto il Gran Sasso negli ultimi 10 anni.
E di questi giorni, quanti sono stati utilizzabili per sciare, ed effettivamente utilizzati, e quanti no per le cause che sappiamo…vento, nebbia, collaudi, guasti…!
Vorrei sapere quanta utenza c’è stata nei giorni utilizzabili, quanti stagionali e quanti giornalieri.
Vorrei sapere quanti week – end sono andati bruciati dal vento e quanti hanno registrato il pienone.
Vorrei sapere quanta gente sarebbe disposta a sciare a novembre sul Gran Sasso e su neve artificiale.
Qui non si può ipotizzare; qui va fatta una minuziosa indagine di mercato e capire se questo progetto è vendibile in maniera massiva o servirebbe solo a quelli che…domani sali?
Non si può pensare, in questo caso, nel caso di soldi pubblici, in maniera egoistica e per il proprio tornaconto o godimento.
Fosse un privato a finanziare questa iniziativa, avrei poco da dire e domandare…anche se…!
Ma il lancio (non il ri-lancio) del turismo è un processo che richiede impegno e dedizione 365 giorni l’anno.
È un processo lungo.
Richiede sorrisi e cortesia.
Richiede luoghi adatti ed infrastrutture.
Richiede sicurezza.
Richiede gente, tanta gente.
Fosse per me, e per fortuna non lo è, agirei sul Gran Sasso in modo diverso; non sono e non voglio essere un amministratore, solo un controllore dei miei soldi.
L’Aquila, la regina degli appennini, udite udite, ma tanto lo sapete, non ha neanche un fazzoletto di terra dove fare pattinaggio sul ghiaccio! È normale questa cosa?
Non credo neanche a quelli che “pensiamo solo alla ricostruzione”.
No. Credo che una amministrazione capace, possa essere in grado di strutturarsi in modo e maniera tale da poter portare avanti più progetti contemporaneamente.
Comunque adesso la neve sul Gran Sasso c’è e credo si smetterà di pensare a questa cosa.
Forse ne parleremo la prossima rara volta che l’8 dicembre non ci sarà neve sul piccolo parco giochi dell’Aquila.