Pensare liberaMente

venerdì 20 febbraio 2015

Shhhh !

Pensiero del giorno, o della sera che è meglio !
Ho imparato su questa pelle che quando non si hanno cose da dire, cose interessanti o anche minimamente ispirate, è meglio tacere.
E' meglio tacere soprattutto quando hai pensieri cattivi in testa, pensieri che potrebbero ferire e ferirti.
Pensieri che poi tornano indietro raddoppiati e te la fanno pagare, ma pagare veramente. 
Le persone non sono sempre così buone come voglio apparire o come si pensa che siano, questa è una certezza. 
Il gene della rivalsa (non ho detto vendetta), seppur minimo, seppur di un singolo nucleotide, c'è e c'è in tutti. 
La smorfia, anche dolorosa, anche di amara soddisfazione, la conosciamo tutti, nessuno escluso. 
...Ti sta bene l'abbiamo pensato tutti dai, non ci sia ipocrisia.  
I pensieri, quelli sussurrati solo al tuo orecchio, rimangano allora lì dove sono nati, silenti e silenziosi, spesso soffocati.
No, non è una questione di essere pavido; è una questione di intelligenza, amor proprio e rispetto verso gli altri e verso se stessi, prima di tutto.
Di cose ne avrei da vomitare, ma non è la sera giusta, non è il momento giusto, non è il luogo giusto.
Quando e se vomiterò, lo farò sporcandomi le maniche della camicia e la punta delle scarpe.
Per adesso ingoio il rospo, sapendo ed essendo certo che la ruota gira, ma quando ritorna tu, io, ho già girato le spalle. 
Fine del pensiero della sera. 

martedì 17 febbraio 2015

Post difficile !


Qual è l’unità di misura di una vita ?
Come si misura una vita ? In anni ? Cioè si usa il tempo ?
Nasci, vivi, muori. Nel mezzo c’è un po’ di roba, ma gli esiti inziali e finali non cambiano e non possono cambiare.
Cioè visto il verificarsi del primo evento, la nascita, l’evento finale, l’end point, è e può essere uno solo.
Tra l’evento iniziale e il finale c’è del tempo, anni, decenni…speriamo tanti anni !
Allora l’unità di misura della vita dovrebbero essere gli eventi che la caratterizzano. O no ?
Se così è, quanti eventi di uguale potenza alla nascita e alla morte percorrono il tempo che esistiamo ?
Quali e quanti danno la stessa felicità del nascere, ammesso che ne possiamo essere consapevoli, e quali e quanti ci opprimono come il pensiero della morte e non la morte stessa?
Forse nessuno è così potente, ma nessuno dei due possiamo raccontarlo !
Strana questa vita è ?
Siamo protagonisti di due eventi unici e irripetibili eppure non ci è concesso averne ricordo.
Allora tocca accontentarci degli eventi che stanno nel mezzo.
Il primo giorno di scuola, la bicicletta senza rotelle, la prima cotta…e tante uniche prime volte.
Ma le prime volte tendono ad esaurirsi, e se si esauriscono le prime volte, tutte le altre cose sono ripetizioni, seconde o terze repliche.
La prima volta non si scorda mai, neanche il primi dolore, soprattutto quello.
Ritualità, modalità, esiti degli eventi secondi o terzi o quarti ce li aspettiamo o su di essi creiamo delle aspettative di confronto con lo stesso precedente, primo o secondo o terzo evento.
Forse il vero Amore è l’evento che si rinnova e non si ripete, pur rimanendo immutato.
Cioè un evento immutabile come l’Amore vero non è ripetitivo ?
Forse, ma bisogna accorgersi di avere davanti il vero Amore.
Siamo più o meno 7 miliardi di persone sulla Terra, ammettendo che siamo metà donne e metà uomini, abbiamo un campione di 3,5 miliardi di persone.
Ancora troppo gente.
Prendiamo la mia età, 43 anni e accettiamo un range di età compatibile con la possibilità di incontrare il vero Amore. Diciamo 35 – 45 anni ?
Quindi dobbiamo sapere quante donne tra 35 e 45 anni ci sono tra quei 3,5 miliardi.
Il discorso si fa complicato, c’entra la statistica e io odio la statistica.
Ammettiamo allora che ogni decennio abbia stessa densità, e che esistano 9 decenni.
Cioè il numero di donne (o uomini) tra 35 e 45 anni è 3,5 miliardi diviso 9 ?
Il numero è ancora impressionante, ma smettiamola qua.
Quello che rimane è la probabilità di incontrare il vero Amore e riconoscerlo.
Perché è quello, il vero Amore, che evita il ripetersi degli eventi. Giusto ?
Giusto ?
Quanti leggendo si sono persi e quanti hanno preso carta e penna ?
Quanti stanno pensando che dovrei cambiare spacciatore ?
Quanti hanno smesso semplicemente di leggere perché annoiati o impauriti ?
È l’Amore che rende una vita sopportabile ?
Non lo so, ma è possibile che non mi sbagli.
Tutto qua, volevo dare solo sfogo alla mia mente affogata di pensieri.


PS: quella probabilità è circa 2,57x