Pensare liberaMente

sabato 6 marzo 2021

Pensieri e parole


 Nella vita, come regola generale, come sottofondo essenziale (tanto per essere raffinati…), non si può avere sempre torto o sempre ragione.
Che poi ho usato la parola «sottofondo» non a caso.
Poi quello che diventi, beh…in parte lo scegli tu, ma in parte, l’altra grande parte, lo sceglie il caso, un incontro, un libro, un film, una carezza, un bacio, un appuntamento mancato o una serata finita con la faccia nel water ed il tuo amico a reggerti la testa.
Non lo so, ma il controllo, quello sano, nelle nostre vite, credo non mi appartenga.
Conosco persone pentite a morte, che ne so, del loro lavoro, eppure anni prima, agli inizi erano straconvinte che quella sarebbe stata la scelta giusta, la realizzazione di un sogno…la felicità quasi!
Macché, ma quando?
Per carità, conosco anche tante persone felici e convinte delle scelte fatte, ma oggi, adesso, in questa stagione, mi piacerebbe sedere, sentire, accorgermi che i disillusi come me, si liberassero del fardello dell’apparenza.
«Tutto bene?»
Ho imparato a rispondere. Anzi ho imparato a non vergognarmi di me, della mia felicità o della mia stanchezza, tristezza, irrequieta malinconia. Di tutto.
«Allora, come stai?»
«Stanco, una merda!»
E mi dispiace per chi rimane quantomeno sorpreso, ma oggi mi sentivo così; poi c’è il giorno che rispondo:
«Sto periodo mi dice di culo alla grande, tutto benissimo.»
Che vuoi che sia, è solo la verità.
Dai. Alzi la mano chi la vita non l’ha mai preso a schiaffi e ancora a schiaffi o chi si è quasi sentito in colpa per il bel periodo che stava vivendo. E perché non dirlo. Ah già l’invidia. Fanculo.
Che poi prendersi poco sul serio è la migliore delle medicine certe volte…lo avessi capito prima…uhhhhh sai quanti cazzi in meno?

Come al solito mi sto parlando addosso, mi riconosco, sono io, e adesso che ci penso è la prima volta che lo faccio da quando ho scritto il mio libro.
Oggi, dopo più di un anno e mezzo, riprendo in mano una penna e lascio andare pensieri e parole. Non so mai dove vado a finire con questa “arma” in mano, ma mentre scrivo mi sento felice di aver ritrovato questa sensazione di impalpabile astinenza.
Ho un sacco di cose da raccontare…adesso sono tutte ammucchiate dentro la testa, ma verranno fuori con la loro logica ed il loro tempo. Ho il frigo pieno e tanta fame…! Solo che le abbuffate fanno male.

Ci si sente presto.