Pensare liberaMente

sabato 11 aprile 2015

Bersaglio umano

Guidare la moto tra le curve del nostro appennino ancora innevato mi rilassa la mente, mi svuota dalle scorie di un inverno indecente, quasi brutale.
Guidare la moto mi viene facile, e riesco a lasciar andare i pensieri, ad ossigenarli a vederli più chiari, anche dentro quella curva tirata per le orecchie e un po’ troppo allegra.
No, non c’è nessuno lì dentro. Solo io.
E si è fatta più lucida una riflessione, che con l’andare su due ruote non c’entra niente.
I fatti del tribunale di Milano.
Terribili, deprecabili, violenti, disperati.
Ho seguito qualche trasmissione che si è avventata sul fatto come una mosca sulla merda.
Nessuno, e dico nessuno che, oltre a condannare l’accaduto e ribadire che c’è stata una falla nel sistema di sicurezza di difesa e controllo del tribunale di Milano, abbia accennato, anche solo lontanamente, al perché.
Non al perché ci sia stata un varco aperto, ma al perché di un gesto così estremo.
Hanno detto solo che è stato un signore impazzito.
Ho avvertito una certa paura nei commentatori, politici, magistrati e forze dell’ordine.
La paura di ammettere che questo gesto possa dare la stura a tanti emuli.
Credo che sia finita l’epoca dei suicidi di Stato.
Credo che, vedendo l’inutilità del gesto estremo di fronte al muro di gomma di uno Stato falsamente sordo, questo signore si sia trasformato in un assassino senza quartiere.
Ha preferito condannare a morte altri piuttosto che se stesso consapevole che la premeditazione lo porterà, giustamente, all’ergastolo.
Nessuno allora ha voluto parlare del disagio sociale nel quale sempre lo Stato ha portato tanti cittadini, trasformandoli prima in assassini di se stessi e poi, come si è verificato, in giustizieri di se stessi.
Quanto siamo vicini a una vera e propria rivolta?
Quanto siamo vicini a una mattanza di uomini, che, secondo una logica perversa, diventano bersaglio della vendetta di chi è con il cappio al collo?
Troppo.
Prime misure? Blindare i tribunali! E si è visto il giorno dopo.
Ma se invece di blindare i tribunali si agisse perché a nessuno venga voglia di dare sfogo alla propria disperazione?
A questo non è possibile pensare?
Si deve per forza continuare a far finta che quello sia stato solo un pazzo?
Si, il gesto è stato folle, assolutamente. Ma è meno cruento di uno Stato che lascia morire di fame milioni di pensionati con la minima, milioni di disoccupati, giovani e meno giovani ?
Uno Stato che pretende i suoi dazi, tutti, maledetti e subito, ma paga le commesse alle aziende dopo mesi e mesi.
Di chi è la responsabilità sociale di quanto accaduto?
Siamo sicuri che, oltre alla responsabilità materiale e morale, anche quella politica e sociale, sia di uno sconosciuto signore che indisturbato è entrato in un palazzo dello Stato con due caricatori pieni e ha spento tre vite ?

Io non ne sono tanto sicuro ed ho paura.

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