Pensare liberaMente

giovedì 30 aprile 2015

Roba da ricchi

Siamo onesti!
Il Parlamento, sia la Camera dei Deputati che il Senato della Repubblica, sono roba da ricchi e non da disoccupati di partito, riciclati come l’olio di sansa.
Bisogna essere molto più che benestanti e anche non ingordi, per sedere in Parlamento e permettersi il lusso di decidere di NOI in totale coscienza, liberi cioè da prudenze di carattere personale.
E l’ulteriore riprova ce la stanno dando in questi giorni i deputati de PD, che tanto hanno abbaiato contro il padrone, ma alla fine sono rimasti “a catena”.
Solo uno sparuto gruppetto di già rottamati, (e quindi non presenti nelle liste del PD alle prossime politiche) ha dato voce e seguito alla propria coscienza sfidando il premier e negandogli la fiducia.
Gli altri del PD, i cani a catena, si sono, come si dice, cacati sotto.
Verosimilmente si saranno fatti i conti in tasca, comprendendo che, qualora fosse caduto il Governo, sarebbero andati a casa smettendo di percepire i lauti stipendi e benefici, e se il Governo non fosse caduto avrebbero incassato il daspo per le prossime elezioni - ergo una carriera politica finita, almeno nel PD !
Quale sano di menti e bada bene, non di principi, avrebbe votato la sfiducia con tali premesse?
Forse la nostra mezzopane ? (ricorderete voltagabbana bersaniana, innamorata improvvisamente del berlusconiano Renzi)
Le toccherebbe andare a lavorare, ed io ignoro se abbia veramente un lavoro al di fuori della politica.
Forse i tanti (e non tutti) improduttivi personaggi che affollano il Parlamento non hanno lavorato un solo giorno in vita loro, ma hanno ben steso tappeti rossi, aspettando, da bravi cani a catena, il ricco tozzo di pane di una candidatura blindata caduta dalle segreterie dei partiti.
Questi “non imparziali” rappresentanti dei partiti, e non del popolo, si sono spillati la sedia al culo e manterranno in vita qualsiasi vergognoso Governo di non eletti fino alla fine naturale del mandato.
E mi fa ridere la sfida del padrone: «se volete mandatemi a casa, ne avete la possibilità!»
Presidente non ci prenda per il culo; come sarebbe andata a finire lo si sapeva prima che Lei lanciasse il guanto di sfida.
Marionette.
Certo è che se seduti sugli scranni del Parlamento ci fossero state persone già ricche di soldo e di coscienza, allora avrei creduto al loro voto espresso in libera coscienza.
Ma ai giorni nostri l’ingordigia della casta non è mai sazia.
Mercenari al soldo di un boy scout dall’ego smisurato, che rinnega se stesso ogni giorno, occupando una poltrona che, aveva detto e ridetto, avrebbe occupato solo con un passaggio elettorale.
Come al solito non si può fare di tutta un’erba un fascio, ma credo di non essermi allontanato troppo dalla vera verità.

Siamo onesti.

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