Pensare liberaMente

martedì 8 maggio 2012

Che puzzle queste elezioni !


Non sono un politico, questo è più che noto. Non mi piace, non mi eccita e presuppone, come il matrimonio, troppi compromessi. Non ce la poteri fare.
Però sono uno che osserva, legge, ascolta e si interroga.
È passato il primo round delle amministrative aquilane, e abbiamo avuto una fumata nera…si va al ballottaggio, ma…cominciamo da Cialente: aveva detto che non essere eletto al primo turno sarebbe stato,…diciamo sconveniente per lo scarso peso politico che avrebbe avuto un voto pesante come quello che aveva chiesto; oggi leggo che è soddisfatto !
De Matteis, nonostante le chilate di guano con cui ha portato avanti la sua campagna elettorale, senza, a mio modo di vedere, proporsi e proporre, aveva paventato di spazzare via la vecchia amministrazione: i suoi portavoce (Imprudente in primis) già cantano vittoria al ballottaggio ed egli, De Mattesi è anch’esso soddisfatto…mah !
Ma passiamo alle liste civiche, saltando a piè pari il risultato di Verini…!
Se non ricordo male, tutti i candidati sindaci, volevano giustamente (altrimenti uno che si candida a fare) raggiungere almeno un consenso elettorale tale da permettere loro di fare lo sparring partner del ballottaggio contro Cialente.
Nessuno di loro ha minimamente raggiunto il risultato sperato, però tutti si dicono soddisfatti del risultato ottenuto, del voto di lista…del fatto che una lista civica sia stata più forte delle altre e altre considerazioni consolatorie che hanno distolto lo sguardo dall’obiettivo principale: diventare Sindaco.
Nessuno ha riconosciuto la sconfitta; nessuno ha detto “ho perso”…come al solito si è guardato al piccolo orticello tralasciando il fatto che le liste perdenti hanno “bruciato” il 30% delle preferenze.
Chi avrà un seggio chi due chi tre, chi niente. Come si può essere soddisfatti di ciò ?
Non sarebbe stato più onesto dire in campagna elettorale: sono certo che non raggiungerò mai i miei avversari (Cialente e De Matteis) però voglio partecipare per …mille altri motivi.
Ecco perché non mi piace la politica, perché nessuno dice quello che pensa, veramente, nell’intimo, agli elettori.
E richiamo il mio post all’unità cittadina, scritto ben prima dei giorni delle elezioni; invito a leggerlo !
Dalle urne è uscita una frammentazione di voti indecorosa per una città che deve ritrovare la propria identità unendosi attorno ad un unico progetto condiviso.
Macchè, macchècazzo…!
Eppure sono tutti contenti e io invece mi sento scontento, coglione e anche un po’ cornuto.

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