Pensare liberaMente

sabato 24 marzo 2012

Cinque minuti per riprendere fiato !


L’altro giorno mi sono svegliato di soprassalto. Non era mattina e neanche notte. In uno dei giorni in cui dall’ufficio non vado direttamente in piscina, me ne sono andato a casa, ho pranzato e mi sono appoggiato un attimo sul divano, consapevole che sarei dovuto tornare a lavoro…sia in ufficio che in piscina.
Come usanza vuole, quel mio appoggiarmi un attimo sul divano, è diventato un vero e proprio dormire. No volevo, ma si sa…il divano tira !
Ebbene dopo un’oretta di onesta penneca, mi sono svegliato di soprassalto, investito da tutta una serie di pensieri su quello che avrei dovuto fare; non riuscivo a capire che ora e che giorno fosse, quali fossero le priorità e soprattutto ero completamente rimbambito.
Avrei dovuto aspettare qualche minuto…forse qualcosa in più di qualche minuto, radunare le idee e proseguire.
Invece mi sono fatto prendere dall’ansia; velocissimamente mi sono data una lavata alla faccia e ai denti…i capelli ovviamente erano a posto J !!!
Ho preso le mie cose, chiavi, telefono, borsa e sono andato...!
Entrato in macchina non sapevo cosa dovessi fare e dove dovessi andare, ma sapevo che avevo da fare e, come certe cose, non potevo delegarle ad altri perché ero rincoglionito.
Ho ripreso coscienza di me un paio di ore dopo…accorgendomi di aver fatto tutto quello che dovevo, ma di averlo fatto male.
Male per i miei ristrettissimi canoni di perfezionista (cosa che mi fa vivere veramente un disagio) che non lasciano spazi a sbavature o pressappochismi.
Ho concluso la giornata insoddisfatto.
Sono passati alcuni giorni, e mi è venuta in mente una riflessione.
La notte del 6 aprile 2009, tutti noi ci siamo svegliati di soprassalto; nei giorni e nei mesi a venire abbiamo vissuto “imbambolati” e con gli occhi pieni di vuoto.
Allora mi sono chiesto se quel mio fare tutto e male, non fosse, almeno un po’, paragonabile, a quello che, in buona fede e anche per scacciare via il dolore, ha fatto, chi poteva, “a favore” dell’Aquila.
Non parlo certo delle azioni del Governo e della Protezione Civile Nazionale, ma degli amministratori locali, anch’essi buttati giù dal letto improvvisamente e violentemente.
Sono sicuro che anche loro si sono dati un’aggiustata come me che mi sono adagiato sul divano, ma oggi mi chiedo se avessero allora le facoltà raziocinanti di governare pesto e bene.
Chi ci guarda e ha fatto di noi uno studio statistico, dice che non stiamo benissimo; il consumo di antidepressivi, ansiolitici etc etc è aumentato del 30/40%. Questo fa riflettere, almeno a me !
Non so, forse sono mie elucubrazioni mentali, ma forse cinque minuti per raccogliere le idee ce le saremmo dovuti prendere tutti.
Oggi, con il senno del poi, mi chiedo se non sarebbe stata cosa giusta lasciare per un po’ la barra del comando a chi non era imbambolato. Qualcuno penserà che è stato fatto,…altri no, io vedo che solo dopo tre anni (i famosi cinque minuti per raccogliere le idee) sembra che il motore della ricostruzione sia caldo e pronto partire veramente.
Spero solo che le cose fatte fin’ora siano state fatte tutte e bene; che non si sia tralasciato niente e che, un giorno, lontano quanto vi pare, chi ha operato nel momento del delirio,  possa andare a dormire senza quella mia insoddisfazione di un pomeriggio partito male.

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