Pensare liberaMente

lunedì 31 ottobre 2011

Giuliani, statistica e comunicati

Ok, cominciamo. 
Il mio scopo è studiare, statisticamente, le previsioni sismiche di Giampaolo Giuliani. I miei strumenti saranno:
1. il portale "fondagionegiuliani.net", dove lo studioso, ed i propri collaboratori, postano i propri comunicati circa l'andamento del Radon e la conseguente previsione sismica;
2. il portale dell'INGV, ISIDe, dove giornalmente, controllerò il numero di eventi sismici per un raggio di 30 km da L'Aquila (controllo standard) o comunque mi adeguerò ai comunicatio di Giuliani (a volte si parla di raggi d'azione fino a 80 km dall'Aquila)
3. controllerò giornalmente anche se non vi sono comunicati dal portale;
4. riporterò il comunicato o il non comunicato e gli eventi sismici correlati;
5. concluderò il tutto con una stima statistica dell'attendibilità dei comunicati di Giuliani.
Vediamo che succede.

TNX and see u soon

sabato 29 ottobre 2011

Moderne mondine

È più di qualche giorno che penso a come presentare e scrivere questo post, come renderlo denso di notizie e leggero nella lettura. Spero di riuscirvi. A come esprimere tutta la mia frustrazione di fronte a tanta imperizia (casuale o voluta), a tanta indifferenza da parte di chi si prepara a buttare sul tavolo da gioco le proprie fiches per provare a governare la città per i prossimi cinque anni. Nessuno, per quanto sentito e letto, ha ultimamente speso una parola a favore o contro, o un’opinione sull’argomento rimozione macerie da crollo o da abbattimento programmato. Se ne è densamente parlato all’indomani della cosiddetta “rivolta delle carriole”, ma poi ?
Si sono andati aprendo cantieri, ma che cosa succede dentro questi cantieri. Chi vi lavora e come ?
Sono entrato in confidenza con le moderne mondine che, chine sull’asfalto, raccolgono e separano quello che, una volta steso da una pala dei valorosi V.FF., è doveroso ed utile separare e riciclare.
Ferro, plastica, legno, vetro…ma anche materiali pericolosi, primo fra tutti l’amianto.
Ma la mia indignazione, la mia frustrazione, il mio dissenso trovano terreno fertile per lievitare quando, giornalmente, mi reco sulle linee di rimozione macerie, e osservo inerme, uomini del XXI secolo, lavorare come schiavi del 1700 nelle coltivazioni di cotone, come servi della nobile civiltà egizia, come, appunto, mondine di fine 800 dell’alessandrino.
Vedo in loro la privazione di ogni dignità, costretti, a stare “a culo all’aria” per otto ore, sotto il sole di agosto e la strina di dicembre, con la pioggia e tra la polvere, 365 giorni l’anno, per quasi mille euro al mese.
Mi sono fermato a parlare con loro, sono ragazzi, spesso molto giovani, alla prima esperienza “lavorativa”, ma anche padri di famiglia molto più in là con gli anni di me.
Molti sono lavoratori interinali, altri sono riciclati dalle municipalizzate cittadine…ASM, personale che opera (di solito) sugli impianti sciistici di Campo Imperatore, ma tutti indossano una tutina bianca buona solo, forse, a non far impolverare i vestiti che portano sotto, una mascherina per non respirare la polvere che immancabilmente, nonostante la continua opera di “annaffiatura”, si alza dai cumuli di macerie sdraiata a terra in attesa di essere trattate dalle nostre moderne macchine separatrici.
Ci siamo fermati un giorno a fare i conti della serva, ebbene, senza tirarla troppo per le lunghe (se però volete saperlo lo scrivo), con questo metodo, con questi mezzi e con queste risorse, lavorando 365 giorni l’anno, per trattare, rimuovere e conferire in discarica i 2.500.000 metri cubi di macerie, ci vorranno 34,6 anni.
Se non spaventa questo beh…facciamoci visitare.
Che cosa ci si riempie la bocca di ricostruzione sicura al 100%, di fidejussioni, di questo e quell’altro se per i prossimi 34,6 anni saremo ancora qui a fare avanti e dietro con la cava ex Teges ?
Sindaco, candidati sindaci, ho inviato delle mail a tante ditte (italiane) produttrici di separatori, sminuzzatori, recuperatori…di macerie o rifiuti che dir si voglia.
Queste macchine sono in grado di separare per colore, tipologia di materiale (alluminio, ferro, plastica, vetro…), peso, diametro e chi più ne ha più ne metta.
Ma la cosa più bella e tremenda è che, alla mia richiesta (motivata dalla descrizione di cosa si stia vivendo in questa “moderna” città) di preventivo, quelli che mi hanno risposto, mi ha detto “sig. Bove, il problema non è il costo, è quello che lei intende far passare dentro il separatore. Si fa uno studio e si calcola il costo”, cioè, non esiste una macchina o più macchine da mettere in serie (volendo si può), ma te ne costruiscono una fatta su misura per le tue esigenze: basta dire quali sono le nostre esigenze.
Le nostre (spero di poter parlare per molti aquilani) esigenze, sig. Sindaco, signori candidati sindaci, sono quelle di fare presto, bene ed in pieno rispetto delle leggi, ma soprattutto senza calpestare la dignità di uomini che raccolgono chini uno stipendio da fame.
Poi mi è venuto in mente un pensiero cattivo, ma, come diceva Andreotti, “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si prende”…questi lavoratori, insieme alle loro famiglie rappresentano voti.
Ah !!!!!

venerdì 28 ottobre 2011

Uhmmmmm......un par di....

Abitanti di Aulla, Barana, Castagneto, Borghetto......etc etc etc....vi faccio tanti auguri e mi stringo per un attimo alla vostra pena (ne abbiamo noi anche qua).
No, non sono andato furi di testa, ho elencato qualche paese dell'alta Toscana e del levante Ligure dove in queste ore, e in questi giorni, la natura si è rivoltata contro la popolazione e ha stravolto definitivamente la vita di molti.
Mi è capitato per caso di ascoltare il telegiornale....in genere evito, le notizie me le vado a cercare in rete, ed ho ascoltato la testimonianza di una signora che diceva: "oggi in questi giorni, i nomi dei nostri paesi, colpiti da questa tremenda alluvione, che ha portato morte e devastazione, sono sulla bocca di tutti, non facciamo però che tra venti giorni, andate vie le telecamere, nessuno si ricordi più di noi; noi continueremo ad essere abitanti di Aulla, Barana, Castagneto, Borghetto etc etc..."
Mi si è stretto un pò il cuore pensando che nell'esatto momento in cui le televisioni lasceranno quei posti, essi saranno dimenticati da tutti noi. 
Aulla, Barana, Castagneto, Borghetto ? Uhmmmm mi dovrebbero dire qualcosa ? Sarà maledettamente così. 
L'Aquila ? Uhmmmmmm......beh ma ho visto che è tutto a posto, l'ho visto al telegiornale. 
Uhmmmmmm..........un paio di zebedei.

TNX and see u soon

mercoledì 26 ottobre 2011

Michele

Con Joss Stone nelle orecchie viene facile e viene anche la voglia di scrivere qualcosa. Non ho granchè da dire, nulla di particolare, nessuna denuncia (ne farò una nei prossimi giorni) ma solo qualche pensiero lanciato nell'etere.....ops.....nel web....world wide web....!
Sono ancora un pò amareggiato per aver ricevuto carbone e dato zucchero, ma così vanno le cose. Fai del bene e scordatene, fai del male e pentiti. Così mi diceva mia nonna, saggia donna fino alla fine.
Oggi ho ricevuto una cara telefonata. Grazie Ale.
Ecco iTunes ha deciso di mettermi nelle cuffie "I duri hanno due cuori" di L. Ligabue. Ho provato incosapevolmente a essere duro per lungo tempo, ma mi sono accorto sulla mia pelle che non paga, cioè non è che non paga, solamente non sono i miei gli abiti del duro. Che poi duro.....non proprio....! Sapete quando non ci si perdona mai un cavolo e, per propria stima, si deve avere sempre una risposta a tutto ? E' una fatica mostruosa, meglio e più salutare condersi di sbagliare e, quando serve, dire: non lo so.
Solo poche parole.

TNX and see u soon

sabato 22 ottobre 2011

Odio fare demagogia

I cittadini e le istituzioni parlano due lingue diverse, non prendo posizione, sono onorevoli entrambi, ma il problema è che non sono "compatibili". Non ci si capisce o non ci si vuole capire, ci si arrocca sulle proprie posizioni rigide e a volte ridicole ed indifendibili. Ma tant'è !
Uhm...bella ovvietà demagogica che ho cacciato fuori questa mattina eh ?
Il fatto è che ho letto un pò di giornali e si ripresenta di nuovo il problema delle strade, cioè dei lavori per ammodernare la rete viaria, tra le nuove periferie, in modo tale che il traffico pesante e veloce by-passi le strade più centarli o più frequentate della nostra città, e si smaltisca sulle nuove realizzazioni.
Ok. Sono fioccati ricorsi al TAR con conseguenti ritardi seguito da sperpero di denaro pubblico (cioè nostro) ed ulteriore (se non bastasse già) ingolfamento della macchina burocratica.
1. Ma se prima di approvare i progetti si riunisse un tavolo comune in cui tutti gli aventi diritto avanzassero le proprie rimostranze ? No eh ? Vabbè.
2. (cosa molto più imporatnte) Il progresso costa. Costa in termini di patteggiamenti morali. O decidiamo di vive come gli Amish (fermi all'800) o scendiamo a compromesso con il progresso. Non vedo alternativa, e non mi parlate di eco-compatibilità quando si tratta di fare uno scatto in avanti, in questo caso, nella viabilità. Le strade sono eco-incompatibili, ma, o facciamo tutti tunnel (e anche in questo caso ci sarebbe qualcuno che avrebbe da difendere l'annellide raro e in via di estinzione che abita i nostri sottosuoli) o ingoiamo il rospo e andiamo avanti. 
Ci saltano i nervi quando rimaniamo ingessati nel traffico di punta ? Ci sentiamo frustrati quando il telefonino non ha campo o ne ha poco ? Ci chiediamo come mai nel 2011 possano accadere ancora cose da fine 800 ? Vogliamo linee sempre più veloci e fibre ottiche ? Il televisore a led, non più LCD o al plasma, ma in 3D e profondo 2 centimetri e mezzo ? Case calde e iluminate ? Parcheggi, strade e sottoservizi all'altezza del secolo che viviamo ? Macchine da 300 CV a 25 chilometri per litro ? Ok, ma tutto questo costa. I difensori dell'habitat a tutti i costi sono degli estremisti, non li sopporto, veramente mi fanno venire l'orticaria con le loro posizioni e richieste...(una volta uno di questi, in un tavolo tecnico, impose, nella ristrutturazione del rifugio-ristorante-inutile ai piedi di Monte Cristo, che venissero piantati, ai margini del parcheggio attiguo al rifugio, alberi ad alto fusto, a suo dire nativi del luogo....! Sobh !  Ho pensato che non sapesse neanche dove si trovasse Monte Cristo e di che entità fossero i venti che tirano lassù ed un'altro invece richiamava il tavolo al rispetto della fauna locale...difendendo, ve lo giuro, il "sauro dalla crestina rossa" che abita Monte Cristo. Pensavo mi stessero prendendo per il naso, ma quello parlava seriamente. In tanti anni in cui ho sciato a Monte Cristo io il sauro dalla crestina rossa non l'ho mai visto, non so voi.....!). Non dico che si deve ridurre la città allo sky-line del più turpe Blade Runner, ma se mollassimo tutti un pò la presa, se comiciassimo a comprendere la lingua dell'altro, non saremmo incazzati a vita per il traffico e per il telefono, e soprattutto, cosa molto più importante, io, non sarei qui, stamattina a fare della oscena demagogia. 

TNX and see u soon !

venerdì 21 ottobre 2011

La morte di Gheddafi ? Guardiamoci in faccia !

E' morto il Muammar Gheddafi. Uhm.....preferite la parte iprocita di me o quello che penso veramente ? Avverto che potrei risultare sgradevole, pesante, irriverente, al limite del ferticismo, anche e soprattutto nella terminologia, oltre che nei concetti, se dovessimo decidere che ci interessa di più la parte "reale" del mio pensiero.
Ecco, già vedo qualcuno, facciamo un bel po di voi, che si arrotano le mani sperando di leggere qualcosa che soddisfi l'insaziabile desiderio di "brutalità" nelle parole, qualcosa che li porti così tanto vicini alla realtà, da esserne tanto ripugnati quanto attratti. 
Non è colpa di nessuno se si provano certe emozioni; ad esempio, i fobici dei ragni, aracnofobici, non possono distogliere lo sguardo da un ragno se esso si trova a debita distanza da loro, ma non sono in grado di guardarlo se lo stesso si trova a portata di mano o comunque a piccola distanza. 
Lo stesso facciamo noi, ci disgustano le immagini di un uomo straziato da un'arma da fuoco, ma non possiamo fare a meno di guardale, anche se solo con l'angolo dell'occhio.
Fatta questa doverosa e fondamentale premessa, ripartiamo dal dato che è morto un dittatore, sanguinario, despota che ha arricchito se stesso e la sua famiglia sulla pelle dei suoi inconsapevoli e, come si è visto dall'epilogo della sua vita, involontari sudditi.
Uhm, dovrei perdere il sonno per questo ? Non è successo. Dovrei provare pietà ? Neanche questo è successo......ma allora sono una bestia ? Negare ad un uomo il diritto di essere giudicato da una giuria di suoi pari.....etc etc......per andare a finire dove ? Dove è finito Saddam Hussein ? Si ! Godersi in HD e se possibile in 3D, l'esecuzione e l'esposizione del cadavere di un uomo. Prenderne le impronte dentali, violarlo e descrivere freddamente, feticistamente le modalità del decesso. 
Sarebbe stato un business per tv, giornali, e media in generale. Spostamento di masse di persone ad inseguire gli occhi di un uomo che nella civile e liberale America, vine chiamato "Death man walking"....(uomo morto che cammina). Quanto desiderio di violare l'intimità di una persona vi è nei nostri sguardi rivolti agli occhi di un death man walking ? Lo stesso che avete provato leggendo l'incipit di questo post, quando ho avvertito che sarei potuto essere brutale. Non credo di esserlo stato e credo anzi di avervi deluso per non essere stato abbastanza sanguineo, ma non serviva. Non era quello lo scopo. Riguardo a Gheddafi, beh.....personalmente, sti cazzi !!!

TNX and see u soon

giovedì 20 ottobre 2011

Alzi la mano chi è stanco...................

Ma sono io che mi sento così stanco, così sfibrato, così privo di forze da contrastare emotivamente questa nuova stagine di scosse sismiche ? Se poi penso che addirittura qualcuno parla di sciame sismico simile, molto simile a quello del 2008/2009, sfociato nel nostro "martirio" in terra, mi faccio ancora più piccolo. Mi viene l'ansia, mi si poggia sullo stomaco e non mi fa respirare; me la porto a lavoro (dove ovviamente il buonguiorno è sostituito da: "sentito ieri sera?"). E che cazzo.....io mi voglio dimenticare tutto, datemi una pillola per farmi dimenticare tutto, io non voglio ricordare*.
Qui invece ad ogni movimento della terra si torna indietro, chi prepara la valigia e le scarpe e la torcia elettrica per passare la notte all'addiaccio, chi tiene pronta la casetta di legno, chi toglie la macchina dal garage, chi va a dormire in una casa "più sicura".....io sono semplicemente LOGORO. Vorrei tornare a casa e sentirmi libero di mettermi comodo invece di pensare alla possibilità di una scossa. 
Saranno questi giorni un pò più "movimentati", passeranno anche questi, ma ritorno a domandarmi se solo io mi sento così oppure ci siete anche voi, amici, a farmi compagnia in questo ennesimo passaggio con ostacoli che L'Aquila ci sta ponendo.
I dilettanti della sismologia arrivano sempre un punto dopo, altrochè.....poi si scappellano, dicono che l'avevano detto,....si alla riunione di condominio, o al famoso fornaro di Pianola alias scarparo di Pizzoli, (apro parentesi: ma se esiste un muro del pianto UFFICIALE dove prevedere l'imprevedibile, perchè non utilizzarlo? chiudo parentesi) e via previsioni sempre meno, per me, attendibili (qualora lo fossero mai state e qualora il mondo scientifico ufficiale ne avesse mai riconosciuto l'attendibilità o avesse speso un euro per finanziare gli studi), ma che personalmente detesto, e poi scompaiono fino al prossimo party, per poi ricomparire un attimo dopo l'ultimo giro di valzer. Potrei fare orecchie da mercante si, ma non sono così bravo. E poi, ripeto, in queste particolari condizioni, (due scosse udibili in due giorni, anche se quella di ieri sera [mercoledì 19 ottobre 2011] a San Demetrio, io proprio non l'ho sentita), social network, giornali stampati, giornali online e radio, riempiono i palinsensti con l'argomento, quindi inutile provare ad evitarlo......è lui che ti viene a sbattere in piena faccia.
Isomma, non ce la siamo meritata una ricca dose di "pallosa normalità" ????

TNX and see u soon

*Già ho detto che le vittime le ricorderemo secula seculorum come ricordiamo quelle del terremoto del 1703. Mi sembrava corretto precisarlo.

mercoledì 19 ottobre 2011

Buio pesto..............

Ci provo. Ci provo a tradurre in parole e pensieri quello che non riesco a decifrare dentro di me. Mi è stato detto: Michele io non posso essere tua amica, tu, che cosa vuoi ? Questo è il sunto della domanda, posta si con grazia e sincerità, ma sempre, per quanto mi riguarda, dalla risposta nebbiosa, incerta, dubbiosa. Devo stendermi, in silenzio sul divano di casa mia, e guardare dentro, oltre gli egoismi, oltre il puro calcolo convenienza e risparmio, al di là dei "se" e dei "ma", scavalcando i muri di gomma che oggi non hanno ragion d'essere, aprendomi a me stesso, a quello che fa bene a me, zittendo il mio superIO che troppe volte ha guidato le mie scelte di adolescente e giovane uomo.
Non è una chiacchierata semplice, potrei scoprire cose spiacevoli, ma indubbiamente la coperta che ancora soffoca la parte emozionale ed irrazionale di me, va ridotta, e, visto che mi ci trovo, cominciare a pensare di riporla nel dimenticatoio.
Sono sicuramente incagliato, come capita anche ai mestosi pescherecci del Mare di Bering, tra i ghiacci polari del calcolo e della razionalità, quando invece potre "rilassarmi" e lasciarmi andare alle braccia e al cuore di chi mi ha chiesto di guardarmi dentro. Cos'è che sto perdendo ? Cos'è che mi tiene legato a questa vita solitaria e raminga ? Cos'è che mi rende allo stesso tempo a volte geloso ed a volte insoddisfatto ? E cos'è invece che mi fa vivere in equilibrio con il mio karma ? Ne sopra ne sotto, ne troppo ne poco....cos'è che rende tutto questo "tremendo e stupendo" [L. Cherubini] ?
Si, ho necessità di bere alla fontana dei miei desideri, con leggerezza d'animo e senza paura. Appena possibile, il più presto possibile, lo farò.....anche se lo sto già facendo.

TNX and see u soon !

lunedì 17 ottobre 2011

Tic tac tic tac......tempus fugit

Con "la cura" di Franco Battiato nelle nuove cuffie AKG, il mondo, le giornate, perfino il lunedì sembrano migliori. La musica, mia compagna fedele di sempre, accompagna le stagioni della mia vita da sempre. 
Qualcuno comincia a darmi del "lei", come stasera rientrando in casa....! Io ho pensato ci fosse qualcuno dietro di me, tanto che mi sono girato, poi, amareggiato, ho risposto con un laconico "ciao". Il tempo impietoso, a volte lento a volte troppo veloce, scorre sempre verso una direzione, non c'è modo di rimanere un decimo di secondo su una nota più piacevole delle altre. Si può riprodurre, si, ma l'attimo in cui l'abbiamo ascoltata, quello non ritorna neanche con i salti mortali.
Se potessimo ritornare sui nostri momenti, non importa quali, i migliori o i peggiori o quelli magici, siamo sicuri che li rivivremmo con la stessa intensità, lo stesso stupore, lo stesso gusto ? Mhhhh credo di no, e neanche lo vorremmo....a nessuno piace la minestra riscaldata. Oddio, non che la nostra vita andata sia una minestra riscaldata, ma noi siamo la somma delle nostre esperienze e tornare indietro a cambiarle, cambierebbe il nostro "DNA emozionale". No, non lo farei.....se non per ricordare a qualcuno, qualcuno che ora non è più in questo nostro mondo, che le ho voluto bene.....ma, se è vero tutto quello in cui lei ha creduto per i suoi 92 anni spesi qui tra noi, lo sa bene, molto meglio di me. Ciao nonna.

TNX and see u soon

sabato 15 ottobre 2011

Sono pieno di acido lattico.....

Questa volta voglio dilettarmi in una lezione di "educazione fisica". Come mi è venuto in mente ? Beh troppa disinformazione. Ecco qua !
E' il periodo in cui un po tutti noi ci chiudiamo nelle palestre a svernare, io personalmente mi cemento, insieme ai miei colleghi allenatori di nuoto, dentro una piscina - palestra; e allora perchè non approfittarne per fare un pò di moto, smazzare qualche chilo e sentirsi tonici. I 40 sono arrivati, cerchiamo di trattare bene il nostro involucro :-)
Parlerò di acido lattico e dolori muscolari, spero in maniera comprensibile e semplice in modo da esere compreso da tutti.
Tanto per cominciare il dolore che sentite nei muscoli il giorno dopo essere stati in palestra e che petrsiste fino a 72 ore (massimo) NON è acido lattico.
L'acido lattico è un prodotto di scarto della combustione muscolare che, negli atleti agonisti, viene riutilizzato come carburante in particolari condizioni, ovvero quando si crea un certo equilibrio tra l'acido lattico prodotto e quello riutilizzato. Questa particolare situazione, in gergo, si chiama Soglia Anaerobica Lattacida. Per quelli che ne vogliono sapere di più, per definizione, si fanno esercitazioni di Soglia Anaerobica, quando le millimoli di acido lattico nel sangue sono pari a 4 per litro di sangue. Esistono in commercio dei lattametri che calcolano le millimoli nel sangue in poco più di dieci secondi.
Vabbè ma non era quello ceh volevo dire. Parlavo del dolore muscolare, che NON è causato dall'accumulo di acido lattico. L'acido lattico viene riassorbito dall'organismo in un tempo variabile che va dalle 2 alle 12 ore, dipende dal grado di allenamento del vostro involucro !
Il dolore muscolare che sentite il giorno dopo, è dovuto alle microlesioni subite dalle miofibrille muscolari (le miofibrille, che cosa sono etc etc andatevelo a vedere su Wikipedia); è come se aveste tante piccolissime ferite sul muscolo che devono cicatrizzarsi. Quindi, il giorno dopo e quelli seguenti, non parlate di acido lattico, ma di affaticamento muscolare. 

TNX and see u soon 

venerdì 14 ottobre 2011

Outing ermetico.....

Mai sentito il vuoto dentro ? Io si. Adesso, in questo istante. Le mie dita colpiscono questi tasti mosse solo dalla necessità di riuscire a capire da dove viene questo silenzio siderale che mi pervade.
La giornata lo sapevo, sarebbe stata emotivamente provante, e infatti, quello che dovevo fare l'ho fatto, ma, se dapprima ho fatto finta di niente, adesso sento tutto il peso di quella telefonata. Scusate capisco di essere molto ermetico in questo mio outing-post, ma è voluto. Sto parlando a me, a nessun altro. 
Se solo riuscisse a capire che la ragione non sta solo da una parte ed inccazzarsi non serve ne a me ne a lui, sai quante discussioni ci saremmo risparmiate. Se solo fosse obiettivo e riconoscesse le sue mancanze, i suoi scivoloni, le sue posizioni indifendibili, se solo mi dicesse per una volta "scusa ho sbagliato" ! E invece no. C'è sempre un motivo per farmi sentire in difetto, se non altro per il rispetto che si deve, a prescindere. Eh ma oggi glielò detto, il rispetto, arrivati a questa età, è una cosa che si deve conquistare, non si da più per definizione. 
Non l'ha presa bene, ma io non posso farmi schiacciare di nuovo e ingogliare un altro boccone amaro. Sta volta no.
Questo vuoto passerà, ma io non indietreggio un'altra volta. In genere avrei detto "mi dispiace". Oggi, stasera, non lo dico e non lo penso. Non mi dispiace.
Io sono Michele Bove e non sono uguale a nessuno.

giovedì 13 ottobre 2011

LCV e i tempi moderni......

Io non c'ho voglia, cioè non voglio entrare in polemica, non è un post per farne, tanto più che è un movimento, quello di LCV, che mi piace e seguo, ma due righe due le voglio scrivere agli amici di L'Aquila Che Vogliamo.
Vi manca un luogo ove parlare, avvisare, fare volantinaggio, distribuire programmi elettorali, apparire, discutere, insomma esitere al di là dei necessari incontri vis a vis con i cittadini.
Oggi il modo di comunicare è cambiato, ma non sono certo io a dire ed affermare questa ovvietà. Oggi l'informazione viaggia in tempo reale, e viene commentata allo stesso modo. Non bastano 10 post al giorno su Facebook, per di più commentando, come l'ultimo, il gradimento del Sindaco Cialente. Parlate di voi/noi, dei vostri programmi, delle persone che intendete mettere in campo, di come risolvere il problema dell'immobilismo della ricostruzione, di come rilaciare l'economia ed il turismo, di come risolvere il problema macerie (sto lavorando ad una cosetta un pò più articolata che mi richiede più tempo del necessario), che, se sono vere le stime del soggetto attuatore (2.500.000 metri cubi di macerie provenienti da crolli e demolizioni da rimuovere), fatti due conti con gli amici che giornalmente lavorano sulle linee di rimozione (due per l'esattezza), stando così le cose, con gli attuali modi, mezzi e risorse, ci vorranno, lavorando 365 giorni l'anno, ripeto, 365 giorni l'anno, circa 34 anni.
Vi prego, aprite un blog, un portale, un sito, un luogo accessibile a tutti e da qualsiasi parte, dove sentirsi nella casa dell'Aquila Che Vogliamo, dove sentirci, noi simpatizzanti, a casa.

Con stima, Michele Bove

TNX and see u soon

martedì 11 ottobre 2011

I gladiatori

Abruzzoweb.it titola a nove colonne:

TERREMOTO: DEPOSITATA LA LEGGE ''LIGHT'' DEL PDL
LOLLI (PD), ''NEANCHE UNA RIGA SULLE TASSE''
Ok, la vogliamo tirare ancora molto a lungo con questa storia delle tasse ? No perchè se è così ditelo (politici, ditelo). Vicino ad ogni scadenza si sprecano fiumi di inchiostro sui quotidiani cartacei, e bit di memoria sui quotidinai online, ma soprattutto si consumano i miei gabbasisi (vedi Commissario Montalbano). Perchè ? Nooooo, non son così ricco da vole restituire le tasse, tutte, maledette e subito, anche perchè sarebbe un trattamento iniquo della popolazione, e siccome la Costituzione, fatta da uomini veri, chiamati "onorevoli" perchè in passato essi percepivano come compenso solo un "obolo" e per questo ritenuti, a mio giudizio GIUSTAMENTE, onorevole, assicura pari dignità, diritti e doveri a tutti i cittadini italiani, saremo trattati come chi ha vissuto questa tragedia prima di noi. 
Allora, in Umbria-Marche c'è stata la restituzione del 40% delle tasse non versate, dopo 10 anni e dilazionate in non so bene quante rate. In Umbria -Marche ci sono stati 14 anni di rinvii (basta leggere questo link Tasse umbria marche) ed anche loro hanno "patito" lo spauracchio della catastrofe economica. 
Orbene, Signore e Signori, ci stanno di nuovo prendendo per il naso (per il culo và). Ma come perchè ? Allora qui lo dico e rimanga ad imperitura memoria, le tasse le pagheremo, ripeto, come i nostri "colleghi" dell'Umbria-Marche, tra più o meno 10 anni e al 40%. Ve lo assicuro cari concittadini. Ah come faccio a saperlo. Uhm.....non ho contatti ne con papi, ne con Giulio....ma osservo, osservo le facce dei nostri attuali politici, Parlamentari, Regionali, Provinciali e locali, quando viene firmato un rinvio. Il volto di Russel Crowe ne "Il Gladiatore", dopo la battaglia con i popoli germanici (inizio film n.d.r.), non si avvicina neanche a quella dei nostri "FANTASTICI QUATTRO o CINQUE o tutti quelli che corrono a salire sul carro dei vincitori arrogadosi il titolo di SALVATORI DELLA PATRIA). Essi appaiono stremati, con la cravatta stropicciata e mezza slacciata, spesso in maniche di camicia e soprattutto fieri. 
Fieri di aver "personalmente"sventato il pericolo. A turno ingenui concittadini, "ingenue" testate giornalistiche, (spero non ve ne siano più), assegnano ad uno di loro il titolo di Man of the match, e le loro quotazioni di politici salgono....salgono....salgono ! E così rimangono a galla come degli.....ops...! La verità è che, mi ripeto, ci prendono per il naso, utilizzando la questione tasse come grimaldello per il loro tornaconto, per rimanere a galla, per essere considerati, quotati e rieletti. Adremo avanti così fino a quando questo filone d'oro non si sarà esaurito e allora essi diranno: abbiamo combattuto 14 anni, che fate non ci ri-eleggete ? Quindi niente paura, monteranno a cadenze regolare questo buffo teatrino per farci credere che....il merito è il loro. Semmai sarebbe un dovere loro non un merito, ma così va la politica in questa nostra Italia e, concludo, se è vero che L'Aquila è il più grande cantiere (fermo) d'Europa, è anche la più grande fucina di voti d'Italia.
Tnx and see u soon

lunedì 10 ottobre 2011

Grazie amore mio

Eccoci qua, è lunedì sera...quasi ora di cena. Le famiglie, quelle normali, si "affannano" a preparare la tavola, a chiamare i figli attaccati alla play-station o stanno tornando a casa intrappolati dal traffico di questa L'Aquila diventata un pò la periferia di Roma. C'è calore in quelle case, c'è amore, c'è luce, c'è vita. Questa vita me la sono scelta, non è fatta di tavole apparecchiate, di play-station accese, di forni e fornelli, di piccoli me in giro per casa. Qui c'è silenzio. Qui ci sono io, con me e i tasti di questo computer pigiati a dare voce ai miei pensieri. No, non sono triste o rammaricato o pentito. Non sono neanche "invidioso" del calore familiare. Me l'hanno portato via prima che potessi capire della sua importanza, della sua caratteristica di cellula primaria della società. Non ce l'ho con chi mi girato le spalle e neanche con chi mi ha caricato del fardello di un'assenza. Si, potevo farmi una famiglia tutta mia; oddio, sono ancora in tempo, ma il tempo mi ha indurito, non pietrificato però. Amo la mia indipendenza, non la baratterei con niente al mondo, e non capisco perchè a volte, sempre più spesso avverto il vuoto attorno a me. Sono in realtà confuso, indeciso, spaventato da questa nuova emozione che sempre di più mi invade e alla quale non so dare risposta o soluzione. Comunico, interagisco, mi confronto, cerco di fare del mio meglio sia con me con con chi condivide le mie giornate. Ho imparato ad essere più cordiale, ad abbassare la voce ed i toni, a dire mi dispiace, a dire "ho sbagliato" quando serve, ad essere uomo. A prendere decisioni e a difenderle, a cambiare idea quando lo reputo giusto, perchè solo i saccenti e gli arroganti non cambiano idea. Ho imparato ad ascoltare sia me che gli altri; ho imparato che non sono invincibile, che posso permettermi di sbagliare, che sono umano e in quanto tale imperfetto. Ho imparato tante cose, nessuno, o quasi, me le ha insegnate e non esiste un libretto delle istruzioni per la vita....ho dovuto attendere, passare attraverso le forche caudine della mia intolleranza verso me stesso e riscoprirmi uomo alla fine. Oggi ho 40 anni e non vorrei aver paura di amare. Già ho imparato tante cose, ma non sono certo di aver imparato ad amare. Sto tentando di amare me stesso prima di tutto, è una cosa nuova, ma solo per il fatto di stare qui a dire di me, credo che un paio di gradini l'ho saliti. C'è una persona che mi ha insegnato a dire "ti voglio bene" senza sentire la vergogna e quella sensazione di fragilità e nudità sentimentale che non mi sono mai permesso. E' una ragazzina di 12 anni, la mia bella copia, mia nipote Alessandra. Grazie zio, ti voglio bene. Un bacio a te e alla piccola Alice.
Adesso scusate e riprendete la vostra cena, avevo solo bisogno di parlarmi un pò. 
Tnx an see u soon

sabato 8 ottobre 2011

Fretta di morire ?


Mi dispiace, mi dispiace tanto, ne sono colpito e continuerò ad esserlo forse per sempre. Vite ingiustamente ed innaturalmente spezzate, famiglie divise su due mondi, quello della sofferenza e, per chi ci crede, quello della beatitudine. Nessuno può farci niente, nessuno può lenire il dolore di certe perdite che credo sia lacerante e perpetuo.
Ogni volta è “un colpo all’anima” [L.Ligabue], leggere il memoriale delle vittime del nostro terremoto, sapere che vicino a noi c’è chi soffre  in maniera insopportabile e pensare di essere stato un privilegiato per non aver perso alcuna persona cara. È una questione di sopravvivenza, di istinto di sopravvivenza, di qualcosa legato al nostro essere animali evoluti per i quali davanti al pericolo valgono spesso le stesse regole del leone la gazzella.
Poi si torna razionali e raziocinanti; si cerca giustizia. A volte la colpa non è di nessuno se non di Madre Natura, o meglio, Madre Natura fa il suo corso, siamo noi che ci incrociamo con lei, ma è un incontro – scontro ìmpari, sempre e comunque, nel bene e nel male.
Si cerca giustizia, iniziano i processi, sebbene l’unico imputato non sia propriamente perseguibile per raggiunti limiti di età (mi si passi questa espressione…non sono un avvocato), ma un ultra ottantenne che si ritrova sul groppone, e al tramonto della propria esistenza terrena, l’accusa di aver “ucciso” con la propria opera, o essere stato co-reo nell’uccisone di diverse persone.
Come Madre Natura, anche la giustizia deve fare il suo corso, ma se Madre Natura è perfetta così com’è, lo stesso non si può dire della Giustizia, per il solo fatto che ad applicarla sono degli imperfetti, gli uomini.
Si fa il massimo per sbagliare il minimo, e allora un rinvio ha ragion d’essere per essere sicuri di non aver tralasciato niente, neanche la consegna di una raccomandata. Rinvio a Gennaio 2012. Perché per quella data potremmo essere tutti morti ? Così lamentava oggi sulle pagine del “Il Centro” il dottor Vittorini, per il quale nutro, pur non conoscendolo, tutto il rispetto di questo mondo.
A mio giudizio non va messa fretta alla Giustizia e neanche può, come detto, essere tralasciato qualcosa che fa parte del calderone dell’inalienabile diritto di difesa dell’indagato.
In questo nostro paese stanco e malsano, rapidità non fa rima con giustizia, per cui è meglio, credo, un rinvio, che un facile errore giudiziario. Solo così, a prescindere dalla sentenza che il Tribunale partorirà, si potrà dire “GIUSTIZIA E’ FATTA”, in altro modo potremmo dire” VENDETTA E’ COMPIUTA”.
Tnx and see u soon

giovedì 6 ottobre 2011

Pensieri terremotati

Questo che state per leggere è uno sfogo, una riflessione scritta ad un anno dal terremoto che ci ha colpiti. Molte cose sono cambiate, ho cercato di aggiornare il testo, ma non l'ho voluto snaturare dal grido di insofferenza che lanciava, quindi molti passi si riferiscono alla situazione di un anno e mezzo fa.....non che le cose siano radicalmente cambiate, ma.......vabbè leggetevi queste righe.

Per quanto tempo ancora dovremo considerarci terremotati e non cittadini ? Per quanto tempo dovremo portare il lutto al braccio e rimanere pietrificati davanti al terremoto dell'anno scorso ? Tutto si ricorda, si commemora, si intitola a quei tragici eventi; c'è anche chi ha avanzato la proposta di chiamare via XX Settembre, via 6 Aprile !
Tanto vale cambiare il nome alla città, da L'Aquila a 6 Aprile.
Per carità, pietà eterna ai 309 caduti; sapremo ricordarli nei secoli come ricordiamo da secoli i caduti del terremoto del 2 febbraio 1703, ma non ricordo a L'Aquila una via o una piazza intitolata al 2 febbraio se non la posticipazione delle festività carnevalesche. Correggetemi se sbaglio.
Io sono stanco di sentirmi addosso la lettera scarlatta di terremotato, sono stanco dei reportage tra le macerie della città fantasma...! Sono stanco di chi va alla ricerca di titoli di giornale sempre più funerei per descrivere la mia città; di chi critica le C.A.S.E. e di chi le benedice, di chi è pro e di chi è contro le carriole, di chi guarda solo indietro inciampando nella vita che va avanti nonostante tutto. Di chi parla di ferita aperta e in quella ferita si crogiola e sopravvive, se ne lamenta e si strugge cercando un perché che non esiste, di chi è fermo con la mente e con il cuore ad un anno fa e rende L'Aquila veramente IMMOTA. È evidente che non mi riferisco assolutamente ai parenti delle vittime, per i quali si dovrebbe creare attorno un cordone di vera comprensione, supporto e solidarietà.
Di chi parla di persone dallo sguardo assente, di identità perduta, di aggregazione che non esiste più e chi più ne ha più ne metta; se non stessi scrivendo io penserei che si stia parlando di quei formidabili personaggi che popolano le case famiglia e i giardini dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio !
È innegabile che la botta è stata forte, fortissima e psicologicamente ne stiamo pagando il prezzo, ma l'inizio o, nel nostro caso il re-inizio, come diceva uno famoso che non ricordo, comincia sempre con il primo passo.
Non possiamo pretendere tutto, maledetto e subito; prima di mettere le mani e i soldi sulle chiese, va dato un tetto vero a tutti e soprattutto rimpatriare chi ancora vive fuori città.
E poi, guardiamoci in faccia e raccontiamoci un po' di verità. Oggi, a molti, moltissimi manca solo il pezzo di Portici che va da Piazza Duomo ai Quattro Cantoni, ostentare benestanza vera o presunta, con la puzza sotto il naso tra quelle strade, i bar dell'Aquila bene, e tutte quelle superficialità che forse non servivano ai tanti.
Non passi il messaggio che non penso con grande apprensione e rispetto a chi ha la casa o l'attività commerciale in zona rossa o ai tanti ambulanti del mercato, un gran bel guaio che mi sembra, forse, si stia cominciando a risolvere.
Anche a me piaceva l'aperitivo al bar “IN” di turno della città, ma francamente ne posso fare benissimo a meno se ne deve andare ancora del mio umore.
Preferisco vivere di quello che la città adesso offre piuttosto che dannarmi l'anima o accanirmi per quello che la città ha temporaneamente perso.
Diamine, ancora in televisione o sui giornali passano foto della Prefettura diroccata....sarebbe il caso di cambiare immagine e mostrare la situazione attuale, denunciare l’immobilismo in cui ci siamo impantanati; ma in fondo non si vuole e non capisco perché. A chi fa bene ricordare lo scempio della scritta “PALAZZO DEL GOVERNO” ?
Piazza Palazzo ripulita è stata fatta vedere per pochissimo tempo, come le altre piazze in cui si sta procedendo alla rimozione delle macerie. Ma perché ? Chi vuole tenerci a lutto secola seculorum ? Io non ci sto, non mi va, ho già dato al dolore, all'incredulità, a non avere punti di riferimento e aggregazione. A me i portici non mancano se proprio la devo raccontare tutta, non ci andavo più per trovare i miei amici e neanche per fare shopping. Gli amici li incontravo lo stesso e shopping si faceva meglio fuori le mura. Certo, quelli con la puzza sotto il naso dovranno livellarsi a chi è sempre vissuto in casermoni puzzolenti, o in corridoi travestiti da casa, ma questa è la grande livella cantata da Totò, con la differenza che Totò parlava senza sapere che la sua livella si sarebbe un giorno abbattuta sulla mia città. Un'altra lezione del Principe criticato in vita e osannato dopo la morte.
Vogliamo continuare a raccontarcela tutta ? L'Aquila moriva da ben prima del terremoto, sempre a fare il confronto con Pescara, noi abbiamo la cultura voi la puzza di pesce o con Avezzano e la Marsica tutta. L'Aquila moriva per mancanza d’investimenti, di commercio, d’industrie, per mancanze di discariche, per le lotte tra poveri, per chi si curava solo del suo orticello, ed ha ricominciato a farlo, per la mancanza di una classe politica vera, per il traffico, per i parcheggi, per i piani neve sempre in ritardo, per il freno a mano dello sviluppo sempre tirato. Gli universitari facevano comodo a chi aveva più case, non crediate che avessero tutti questi soldi da spendere nei locali del centro. Sono stato universitario anche io ed ho vissuto con i fuori sede. Si cenava a casa di qualcuno facendo la spesa alla romana e si comprava, sempre alla romana, una bottiglia di buon vino, per uscire un po' accaldati e farsi bastare la consumazione di quell'unica discoteca vivente in città.
Già, le discoteche....sempre a far lotte, sempre a dire di no, sempre a tagliar le gambe a chi voleva investire denaro. Che disfattismo. Ho sentito o letto, non ricordo bene, di chi rimpiange gli odori e i rumori della città fantasma ! Ma come, per anni non si è fatto altro che presentare esposti in tutti gli uffici preposti, per l'intolleranza alla puzza di fritto di quella pizzeria del Corso o del Kebab nei vicoli, o quel locale che raduna troppa gente che schiamazza e alle 11 di sera d'estate e non ci fa dormire, ma potrei anche citare tanti, tantissimi che si lamentavano, a ragione, per l'odore acre di pipì di chi, non trovando bagni pubblici, la faceva, ed è tornato a farla, nei vicoli del centro diventati una vera latrina a cielo aperto.
L'isola felice, il quartiere rosso della movida aquilana era come fumo negli occhi degli abitanti del centro; comitati e controcomitati nati per far cessare quella che oggi è la vitale necessità di aggregazione.
Allora dicevamo, gli universitari grande risorsa per chi ??? Per la stessa Università certo ed i suoi dipendenti, ma anche per i benestanti con in tasca un altro mazzo di chiavi di rigoroso color nero. Chi spendeva a L'Aquila era chi guadagnava a sufficienza, ergo, tolti gli aquilani senza un filo di problema derivante dalla crisi economica sempre crescente, rimangono i giovani militari professionisti stipendiati, i giovani allievi della Scuola della Guardia di Finanza e quei quattro poveri commessi viaggiatori che per sbaglio si fermavano a dormire una notte in città, in uno degli alberghi sconosciuti e deserti sia dentro che fuori le mura.
Già il turismo !!! Mai mossa una paglia a suo favore, la montagna sacra non sa da toccare, facciamo tutto Parco Nazionale così poi non possiamo fare altri impianti a fune e risparmiare 400.000 euro l'anno di manutenzione ai battipista di Campo Imperatore solo per non fare una rimessa praticamente invisibile. È parco, non si può fare.
Poi però come andiamo sulle Dolomiti a sciare e a chiederci come mai lì tutti quegli impianti e tutto quel bel turismo fiorente e rigoglioso. E grazie, lì la natura dicono di contemplarla, la contemplano si, ma la utilizzano e ne traggono profitto fino all'ultima goccia, ed è normale che sia così.
Noi preferiamo solo contemplarla, che tutto rimanga immoto, così che le generazioni future abbiamo a godere di cotanta beltà e non siano disturbati durante le contemplazioni anche di noi poveracci vissuti all'epoca del terremoto del 2009.

mercoledì 5 ottobre 2011

Bandiera bianca condizionata

Certa gente, alcune persone, la loro sola presenza dentro la nostra giornata, i loro pensieri verso di te, quasi sempre tendenti all'annullarti, mi stanno fiaccando, sfribando, demotivando. A breve deporrò le armi, io non sono un combattente al pari loro; loro sono sempre sul  piede di guerra, sono sempre in tensione, non mollano di un centimetro, non si distraggono mai dall'obiettivo, non smettono  mai di posare i loro occhi e i loro pensieri su di te, hanno sempre il colpo in canna pronto ad abbaterti moralemte e psicologicamente un'altra volta.....fino a quando ti arrendi.
Allora capisci che chi non sta bene sono loro, non tu che vorresti condurre una vita "variegata", fatta si anche di confronti, ma non solo di quello. E invece ti ritrovi a vivere giornate cominciate sotto i migliori auspici e rovinate sul nascere da una telefonata che ti aggiorna sul fatto che tizio ha espresso, implicitamente, la volontà di annullarti come uomo, come professionista e come bipede dal pollice opponibile. La malvagia di alcune persone non conosce confine; se le fai uno sgarbo, ti perseguiterà fino all'annullarti e anche allora non sarà contenta, vorrà di più, vorrà la tua testa, il tuo scalpo la tua resa incondizionata. Mi piacerebbe decidere che il pensiero, la presenza, l'esistenza di siffatte persone non rovinasse in toto le mie giornate, ma non ne sono capace. Esse riusciranno sempre a fiaccarmi, a rendermi nervoso, a togliermi la tranquillità e la serenità, a depositarmi un macigno sullo stomaco che solo la chimica sarà in grado, verso sera, di lenire....e neanche tanto. 
Mostro il fianco, ascolterò quello che avranno da dirmi vis`-a-vis´, non risponderò e soprattutto non cercherò di smontare le loro tesi....non aspettano altro certi personaggi; perchè a loro non interessa quale battaglia stiano combattendo, sono talmente vuoti dentro che, trovare un pungiboll o sparring partner da massacrare è l'unica cosa che li fa sentire vivi. Mi dispiace, io non ci sto, ho troppo altro a cui pensare e su cui concentrarmi, cose reali, cose serie....loro sono di passaggio nella mia vita, ancora un paio d'anni e non ne sentirò più parlare....nel frattempo pestate pure i piedi, ma sappiate che vi state solo sporcando le scarpe che voi dovrete pulire. 
Se u soon

lunedì 3 ottobre 2011

Nessuno mi caga.....

In un appartamento del progetto C.A.S.E. è caduta una libreria......"Il Centro" riportava oggi la notizia come se il fatto fosse di assoluta rilevanza.
Ora, fino a quando ci vogliamo prendere per il culo, prendiamoci per il culo, ma che all'interno di una casa sia caduta una libreria e che il fatto sia riportato dalla stampa locale, beh....mi girano le palle.
Perchè ??
Perchè ieri, dai fornelli di casa mia, è caduta la macchinetta del caffè (piena e rovente) e nessuno mi ha cagato. Ecco perchè.
See u soon......

domenica 2 ottobre 2011

Una donna per nemica

Ho deciso. Mi faccio tutte le donne nemiche, o se non tutte, almeno quelle che non si riconoscono per credo, formazione, ipocrisia, scarso senso del realismo, con ciò che sostengo, almeno dentro di me, da un bel pò di tempo. 
Il bello esiste, il bello non è soggettivo o almeno non completamente ! Chi tra noi direbbe che la Ferrari è brutta o che Sean Connery (giovane, maturo e vecchio) è un tipo ? Connery è proprio bello altrochè ! Potrei porre centinaia di questi banali esempi che però nella loro banalità sostengono saldamente la mia tesi: il bello oggettivo esiste, come naturalmente esiste il bello soggettivo. Guai a pensare il contrario. Ecco mi sono perso nell'immensità poco densa della mia mente...! Che dicevo ? Ah si volevo farmi nemico un pò di donne. 
Allora, quando avevo 18 anni, ma anche meno, sbavavo dietro a donne bellissime, che se la tiravano come tira un carro di buoi in discesa.....! Fino a qui niente di male...chi tra noi maschietti non l'ha fatto o continua a farlo ? Poi mi fidanzai e per tre anni rimasi fuori dal mondo, beatamente accecato dalla passione e dall'amore per quella donna che mi aveva preso in senso assoluto. 
Ma il tempo passa per tutti, solo che passa in modo diverso per uomini e donne. Eh è inutile che si dica il contrario.....! Dimentichiamo spesso che siamo "animali" appartenenti si alla specie più evoluta, dotata di linguaggio, logica e scienza [A. Zichichi], ma sempre animali. Il nostro compito "atavico" è quello di conservare e promuovere la nostra specie attraverso la riproduzione, poi tutti gli orpelli che sono legati a questo delicato apetto li lascio alla Chiesa e a tutti i credo per i quali nutro comunque profondo rispetto.
Ma torniamo a noi. Siamo qui per riprodurci. Premetto che sono un Darwiniano convinto ! La domanda che pongo è la seguente: perchè i maschi della specie UOMO hanno capacità infinita di riprodursi e invece le femmine della stessa specie UOMO hanno solo una finestra temporale per farlo ? Boh....la natura ha deciso così e così sia. Ma è la riflessione filosofica sull'argomento che mi affascina. Molti studi moderni e non, sostengono che ancora oggi ci si sceglie in base alla capacità di generare, accudire, proteggere ed allevare la progenie nel miglior modo possibile, cosicché una donna dai fianchi più larghi possa essere più attraente per un uomo perchè il nostro (maschile) cervello riconosce in lei la capacità di portate a naturale e semplice compimento una maternità. Così come un uomo dalle spalle larghe sia più "richiesto" per il messaggio sub-sub corticale che invia al cervello delle donne. Spalle più grandi = capacità di proteggere etc etc...! Da qui ai giorni nostri il passo è breve. I fianchi larghi mantengono la loro funzione attrattiva per la maggior parte degli uomini, ma le spalle larghe sono state spesso sostituite dal potere, dalla ricchezza economica e non da quella intellettiva. Ecco allora che una come la Grecoraci sposa un o come Briatore. Per carità ci sta che Elisabetta si sia potuta innamorare di Flavio perchè no, ma se Briatore fosse stato un disoccupato o uno a reddito minimo, pensate che i due si sarebbero mai incontrati o se si fossero incontrati, la Gregoraci avrebbe ceduto alle avances di uno spiantato ? Non ci raccontiamo cazzate e soprattutto riconosco che sto dicendo delle ovvietà. Calciatori, tennisti di primo rango, automobilisti di F1, e comunque sportivi dai contratti milionari hanno sempre a fianco delle strafiche, pur essendo loro spesso non proprio adoni dalle spalle larghe. Non voglio parlare dei politici perchè noi italiani facciamo scuola con il papi.....ma comunque un esempio lampante ce l'abbiamo dietro le Alpi....!!! Non sccede il contrario ! Perchè ???? Non succede che una donna molto ricca o di potere si accompagni con un trentenne o molto meno, dal fisico scultoreo e la mascella volitiva. Se succede è per l'eredità si lei, e la donna è in genere una simpatica vecchietta con un piede nella fossa e l'altro su una buccia di banana. Nulla ha sostituito agli occhi e alla mente dei maschi i larghi fianchi o un seno prominente. Neanche la chirurgia plastica riesce a cristallizzare il tempo per le donne e i rimedi di Victoria's Secret sono solo un palliativo. Ormai non ci caschiamo più.
In definitiva qual'è il significare di tutto questo esproloquio ? Mi sono riperso anche io, ma come diceva anche mia nonna, che il suo Dio la abbia in gloria, le donne a volte sono delle gran puttane. 
Per concludere il discorso rispetto alla tesi che il tempo passa in modo differente tra uomini e donne, mi sono accorto che molte di quelle donne cui a 18 anni sbavavo dietro, sono "decadute" e solo adesso si sono decise ad essere più "sportive". Ahimè...tempo scaduto.


sabato 1 ottobre 2011

Open day

Sono in attesa che la corda dell'ispirazione e della voglia vibri; vibri per raccontare di me....a nessuno a qualcuno a chi capiterà qui sopra.
Vi do il benvenuto sul mio blog personale, aperto in un anonimo sabato pomeriggio di ottobre, nella speranza di essere il mio diario, anche personale....quello che non ho mai avuto o quello di cui non ho mai sentito il bisogno.
Non so di che cosa parlero e quanto parlerò, quando lo farò saranno parole scritte di pancia, senza filtro, direttamente dal cuore dell'anima su questi tasti.
See you soon